sabato 21 gennaio 2017
dalle 10.00 alle 13.00
Psicoterapia Cognitivo comportamentale:
tra protocolli e linee guida
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Relatori
- Riccardo dalle Grave
- Giuseppe Nicolò
- Saverio Ruberti
- Giovanni Maria Ruggiero
Descrizione
I servizi di psicoterapia di terapia cognitiva – sia nel privato che nel pubblico – sono andati incontro a un processo di sviluppo complesso con soluzioni eterogenee nei vari paesi Europei e nelle varie tradizioni. Un tratto comune sembra essere la tendenza a incrementare il livello di adesione a linee guida più o meno formalizzate. All’interno di questa tendenza comune, tuttavia, si possono individuare dei nodi critici che dipendono da ambienti professionali e concezioni differenti e che suggeriscono soluzioni differenti. Ognuno dei quattro relatori esporrà la sua esperienza e conoscenza dei termini del problema, permettendo di confrontare alcune tra le varie concezioni e soluzioni possibili.
Riccardo Dalle Grave, responsabile dell’Unità di Riabilitazione Nutrizionale della casa di Cura Villa Garda, racconterà la sua esperienza clinica di applicazione della terapia cognitivo comportamentale migliorata (CBT-E) per i disturbi dell’alimentazione sviluppata da Christopher Fairburn in un servizio clinico italiano, gli adattamenti che ha effettuato per gli adolescenti e i setting intensivi di cura e gli esiti dei trial condotti dal gruppo di Villa Garda. Dalle Grave descriverà gli ostacoli da affrontare per implementare un trattamento psicologico evidence-based in un setting clinico non accademico e le strategie per migliorare l’aderenza al protocollo di trattamento all’interno di un’equipe multidisciplinare.
Giuseppe Nicolò, nella sua doppia veste di psicoterapeuta privato presso il III Centro di Psicoterapia Cognitiva di Roma che di Direttore del Dipartimento di Salute Mentale ASL Roma 5 e Direttore dell’SPDC Colleferro, potrà offrire un punto di vista unico sulle diverse caratteristiche che assume l’applicazione della psicoterapia cognitiva nel servizio pubblico e nel privato. Inoltre l’esperienza di Nicolò con il cosiddetto paziente difficile incrementa ulteriormente il grado di interesse della sua presentazione.
Anche Saverio Ruberti ha questa doppia esperienza, essendo sia psicoterapeuta sia direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASST (Azienda Socio Sanitaria Territoriale) Nord Milano. Ruberti è particolarmente sensibile ai rischi di una applicazione rigida dei cosiddetti protocolli di terapia (soprattutto nella cura dei pazienti con disturbi psicopatologici gravi) e li distingue dalle linee guida che consentono di praticare interventi controllabili in maniera più flessibile.
All’estremo opposto Giovanni M. Ruggiero opera solo in pratica privata presso la sezione clinica della scuola di specializzazione in psicoterapia cognitiva “Studi Cognitivi”. Ruggiero, tuttavia, negli anni ha approfondito molto il problema della misurazione dell’aderenza ai protocolli di terapia e racconterà la sua personale esperienza di formazione in alcuni di questi protocolli di scuola anglo-sassone tendenzialmente più inclini a privilegiare uno stile di esecuzione molto formalizzato degli interventi terapeutici.
Iscrizione
La partecipazione è gratuita e va notificata tramite mail scrivendo a lombardia@sitcc.it
in collaborazione con